La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con alcuni approfondimenti tecnici. L'argomento di questa settimana è: Lavoro a terra - alla corda, suddiviso in:
 
Nella foto: il col. Paolo Angioni
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La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con alcuni approfondimenti tecnici. L'argomento di questa settimana è: Problemi e difese del cavallo, suddiviso in:
 
Nella foto: il col. Paolo Angioni
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La riapertura degli impianti di Arcinazzo porta con sé un'altra sorpresa per tutti gli appassionati di equitazione della Regione. Torna a disputarsi il Trofeo Barbara Morani sulla categoria di Caccia C120 che sarà consegnato dal marito, Mauro Benvenuti, al binomio che avrà conseguito il punteggio migliore al termine delle due giornate di gara. 
il Trofeo, istituito nel 2014, anno successivo alla prematura scomparsa di Barbara Morani, fu pensato come una Coppa Challenge ma nelle edizioni disputate dal 2014 al 2019 nessuno riuscì a vincerla per tre volte, quindi non è mai stato assegnato definitivamente. Poi 2 anni di stop (2020 e 2021) per pandemia e chiusura impianto e ora si riprende con un Trofeo che verrà consegnato ogni anno.  Per chi voglia approfondire la figura di Barbara Morani, la sua vita per la famiglia e per i cavalli, elementi cardinali della sua esistenza, indissolubilmente legati tra loro, può leggere la sua biografia , redatta dal marito, Mauro Benvenuti, che ringraziamo per aver messo a disposizioni di tutti noi questa testimonianza di grande valore umano.
Perchè il Trofeo Barbara Morani si disputa sulla C120 di Caccia? Era l’agosto del 2007, Barbara Morani è come ogni anno agli Altipiani di Arcinazzo con i suoi allievi. Amava questo posto, ci veniva ogni anno per fare lunghe galoppate, far lavorare i cavalli su terreno vario e saltare in campagna. La considerava una importante esperienza, sia tecnica, perché lontano dalla routine quotidiana del lavoro in maneggio, ma anche di vita, perché si faceva vita in comune di campeggio, tutti insieme, a fianco ai cavalli 24 ore su 24, occasione unica per cementare lo spirito di gruppo e coltivare al meglio l’amore per i cavalli immersi nella natura. Il periodo del campeggio estivo era sempre nella prima metà di agosto e si concludeva con la partecipazione al tradizionale concorso ippico d’estate ad Arcinazzo prima di Ferragosto.
Anche come amazzone, dedita soprattutto ai concorsi, a Barbara piaceva saltare in cross e amava i purosangue. Quell’anno si iscrisse quindi, per la prima volta, ad una particolare categoria, la C120 derby “di caccia”. Questa categoria, non facile ma molto spettacolare, dove il binomio eclettico e completo è in grado di esprimersi al meglio, viene raramente messa in programma nei concorsi ippici, probabilmente per mancanza di impianti che la possono degnamente ospitare, ma ad Arcinazzo è una “classica”.
Barbara parte per prima su un lotto di circa 20 partenti, dopo i primi salti il percorso si snoda fuori dal campo ostacoli per affrontare alcuni salti di cross e quindi rientrare per la conclusione in campo ostacoli. Con il suo fido purosangue Craig Mellow (morto lo scorso dicembre all’età di 28 anni) affronta il tratto in campagna con un’andatura sostenuta ma all’ordine, fa registrare un ottimo tempo e fa percorso netto. I concorrenti partiti dopo di lei cercano di battere il suo tempo galoppando più veloci o facendo girateimpossibili ma fatalmente commettendo qualche errore che nella categoria di caccia significano penalità sul tempo, e così alla fine Barbara rimane prima e vince la categoria.
Barbara fu molto felice di quella vittoria tanto che spesso amava ricordarla con gli amici e con i suoi allievi con orgoglio e soddisfazione. Fu così che dopo la sua scomparsa il 20 dicembre 2013 si decise, con gli organizzatori del concorso e il Comitato Regionale, di istituire un trofeo in sua memoria da consegnare al vincitore proprio della categoria C120 di caccia del concorso estivo di Arcinazzo.
 
Nella foto: Barbara Morani con Craig Mellow
Ringraziamo Mauro Benvenuti per le note biografiche e il materiale fotografico.
La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con alcuni approfondimenti tecnici. L'argomento di questa settimana è: avvicinamento al salto.
Nella foto: il col. Paolo Angioni 
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Conclusa con la decima parte la pubblicazione del manuale di equitazione, la diffusione  degli scritti del col.Paolo Angioni continua con alcuni approfondimenti tecnici. L'argomento di questa settimana è: teoria del salto

Nella foto: il col. Paolo Angioni 

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La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con la decima parte del manuale di equitazione , redatto nel 1992 in occasione del 13° corso istruttori, svoltosi ai Pratoni del  Vivaro.
Un testo di grande valore tecnico, corredato da numerosi riferimenti bibliografici, caratterizzato da un'estrema chiarezza espositiva degli argomenti trattati.
Il manuale sceglie di trattare prima di tutto la materia che riguarda l’addestramento del puledro, e non quella che riguarda il cavaliere, perché ogni allievo del corso aveva ricevuto in lavoro un puledro di quattro anni appena compiuti in preparazione per il Premio Nazionale Allevamento.
 
Nella foto: il col. Paolo Angioni 

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La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con l'ottava parte del manuale di equitazione , redatto nel 1992 in occasione del 13° corso istruttori, svoltosi ai Pratoni del  Vivaro.
Un testo di grande valore tecnico, corredato da numerosi riferimenti bibliografici, caratterizzato da un'estrema chiarezza espositiva degli argomenti trattati.
Il manuale sceglie di trattare prima di tutto la materia che riguarda l’addestramento del puledro, e non quella che riguarda il cavaliere, perché ogni allievo del corso aveva ricevuto in lavoro un puledro di quattro anni appena compiuti in preparazione per il Premio Nazionale Allevamento.
Nella foto: il col. Paolo Angioni con gli allievi del Corso Maestri durante lo stage di specializzazione a Saumur.
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La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con la nona parte delmanuale di equitazione, redatto nel 1992 in occasione del 13° corso istruttori, svoltosi ai Pratoni del  Vivaro.
Un testo di grande valore tecnico, corredato da numerosi riferimenti bibliografici, caratterizzato da un'estrema chiarezza espositiva degli argomenti trattati.
Il manuale sceglie di trattare prima di tutto la materia che riguarda l’addestramento del puledro, e non quella che riguarda il cavaliere, perché ogni allievo del corso aveva ricevuto in lavoro un puledro di quattro anni appena compiuti in preparazione per il Premio Nazionale Allevamento.
 
Nella foto: il col. Paolo Angioni insieme ad Anthony Paalman*, con gli allievi del Corso Maestri.
figura di spicco dell'equitazione a livello internazionale, nato in Olanda nel 1919, Tecnico della Nazionale Irlandese di salto ostacoli, chef de piste internazionale e autore di pubblicazioni di tecnica equestre, basate sull'esaltazione dei fondamenti del "sistema di equitazione naturale" creato da Federico Caprilli, e sulla loro applicazione nell'equitazione sportiva. Tra i testi più conosciuti e apprezzati: "Il Libro dell'Equitazione" e il "Nuovo Libro dell'Equitazione".
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La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con la settima parte del manuale di equitazione, redatto nel 1992 in occasione del 13° corso istruttori, svoltosi ai Pratoni del  Vivaro.
Un testo di grande valore tecnico, corredato da numerosi riferimenti bibliografici, caratterizzato da un'estrema chiarezza espositiva degli argomenti trattati.
Il manuale sceglie di trattare prima di tutto la materia che riguarda l’addestramento del puledro, e non quella che riguarda il cavaliere, perché ogni allievo del corso aveva ricevuto in lavoro un puledro di quattro anni appena compiuti in preparazione per il Premio Nazionale Allevamento.
Nella foto. il col. Paolo Angioni.
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