Pubblichiamo di seguito l’intervista a Giuseppe Fichera, istruttore di Valerio Mosca, realizzata a cura di Giulia Iannone.
“L’energia e la forza proviene dagli allievi!” Giuseppe Fichera dopo lo CSIO di San Giovanni in Marignano e lo CSIO in Spagna, ci parla della sua esperienza di istruttore del Children laziale Valerio Mosca.
Giuseppe Fichera 38 anni, Catanese di origine e romano di adozione. Come ha deciso di diventare istruttore?
“Monto a cavallo dall’età di 10 anni. E’ stato abbastanza naturale, per via di mio cugino che è il cavaliere Quondam. Ho montato in salto ad ostacoli prendendo parte ad alcuni Gran Premio. Vincendone anche un paio! Poi ho iniziato ad insegnare equitazione, un po’ per caso, molto per convinzione, ormai sono quasi 7 o 8 anni. Ho fortemente voluto diventare istruttore e così ho effettuato tutta la trafila dall’OTEB fino ad essere oggi istruttore di II Livello. Ho già avuto parecchi allievi. Mi trasferii al CE Porta di Roma di Paola Frattura, per seguire principalmente Luisa De Filippo con la sua Wind Rose”
E qui Lei incontra l’allievo Valerio Mosca?
“No! E’ andata così. Valerio montava un pony di nome Geronimo e si recava ogni giorno per praticare l’equitazione a Narni. La famiglia era molto stressata da questa trasferta quotidiana da Roma a Narni. Così, mio cugino Quondam suggerì di mandarmi il ragazzo quale allievo al CE Porta di Roma. Il ragazzo aveva tanta voglia e passione: lo notai fin da subito alle prese con il suo pony stallone grigio. In alcuni momenti e suoi atteggiamenti, mi rivedevo un po’ ragazzo anche io, con le stesse difficoltà e reazioni equestri”
Che tipo di potenzialità sente ed intuisce possa esprimere questo allievo, alla luce di questi ultimi bei risultati in ambito internazionale?
“ Valerio può contare su alcune doti naturali come un buon senso del salto, grinta, coraggio, voglia di vincere, competitività. Non l’ho mai forzato ed ho sempre tenuto in considerazione che ha solo 12 anni. Dunque presenta tutti i difetti e le caratteristiche di un ragazzo di 12 anni, anche a livello fisico. Ovviamente perde la concentrazione durante il lavoro più tecnico, pensa ancora a giocare e fa fatica ad entrare nello schema della disciplina equestre. Ma sta molto a me trovare i tempi consoni e l’interazione didattica per rendere le training session semplici, leggere ma al contempo efficaci. Poi le cose sono venute un po’ da sé, grazie anche ai cavalli che gli hanno dato e gli stanno dando la migliore delle lezioni. Lo vedo crescere e migliorare giorno dopo giorno e me ne stupisco anche io. Non dimentichiamo che già l’anno scorso aveva vinto il titolo di Campione Regionale Children. Poi abbiamo intrapreso questi CSIO prima a San Giovanni in Marignano e poi è stato selezionato per Madrid”
Ci racconta qualche momento particolarmente toccante appena vissuto in Spagna?
“La prima gara veramente diversa, selezionato per un individuale con due cavalli...Prima di entrare in campo il primo giorno Valerio mi dice: “ Guardami Giuseppe, adesso faccio tutto bene”! ed in effetti porta a termine un bel percorso netto. Ti accorgi così che il tuo insegnamento si concretizza, anche quando il mattino di gara ti senti dare i tempi, il programma di lavoro dal tuo allievo. L’emozione l’ho vista ma il ragazzo non si è intimidito, ha lavorato bene anche in campo prova, ha osservato gli altri attorno a lui, ha dei risvolti molti competitivi. Non posso nascondere che lo reputo quasi come un fratello minore!”
A cosa puntate a breve scadenza?
“ Abbiamo da poco intrapreso la strada delle partecipazioni Internazionali. Non ho capito bene se potrà fare Piazza di Siena in qualche modo, ma sarebbe molto bello prendervi parte. Ci saranno anche altri CSIO in Belgio ed Austria, quindi teniamo gli occhi puntati su questi appuntamenti. Poi mi piacerebbe portarlo agli Europei Children. Magari potesse entrare in una squadra, consideriamo però che fino ad ora ha partecipato come individuale, ma so anche bene che il livello attorno a noi è alto. Valerio è il più piccolo per età ed esperienza. Ha fatto un passaggio rapidissimo dal pony al cavallo!”
Invece i programmi per il futuro?
“ Abbiamo deciso di puntare anche su dei cavalli giovani, italiani ed esteri, da portare avanti parallelamente alla crescita agonistica e didattica di Valerio. Li lavoriamo insieme per il domani. Mi sembra una ottima posizione concettuale sia per un problema di costi che di tecnica”.
Invece Lei personalmente quale istruttore che pensieri ha ?
“ Te ne accorgi mentre sei parte di questa avventura equestre come istruttore. Gli allievi danno tanta energia e forza per andare avanti. Per Valerio auspico una bella carriera equestre serena e consapevole e perché no, mi piacerebbe trovare altri allievi da preparare secondo la medesima metodologia sportiva”!