Marziani_3_Wivina_Gijon_11Ieri mattina, marted’ 29 novembre, il Presidente della FISE Andrea Paulgross ha illustrato in un incontro con la stampa di settore, a Roma, presso la sede del CONI, il programma per il rilancio del settore salto ostacoli. All’orizzonte, ha anunciato il Presidente, si prospettano cambiamenti storici: il lancio del professionismo, con l’istituzione della figura del cavaliere professionista e la nascita di veri e propri team professionistici di supporto agli atleti (il progetto “scuderie”, autentica rifondazione del salto ostacoli di vertice, riforma di cui ha detto: “ non so se risolutiva ma necessaria e al passo con le nostre reali esigenze”, l’apertura in senso liberistico nella gestione delle discipline non di ambito FEI, come da decisione dell’Antitrust; l’ingresso dei proprietari di cavalli nella compagine sociale della Federazione, con diritti pari agli altri tesserati; il riconoscimento del cavallo come atleta. Paulgross ha anticipato inoltre che , tra i cavalieri che hanno annunciato di voler aderire al progetto “scuderie”, figura per la nostra Regione Luca Marziani. Parere favorevole anche da Natale Chiaudani, Giulia Martinengo Marquet, Fabio Brotto e Gabriele Grassi.

Di seguito i punti del progetto salto ostacoli

ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE
1) Carenza di binomi competitivi nella fascia sportiva più alta
2) Difficoltà dell’ambiente del salto ostacoli senior a programmare un’attività sportiva organicamente strutturata
3) Scarsa aderenza dell’ambiente alle esigenze della realtà odierna del jumping internazionale
4) Poca chiarezza, e comunque inutilità rispetto ai fini o risultati sportivi di vertice, delle transazioni commerciali dei cavalli potenzialmente di interesse federale.

OBIETTIVI
1) Ricostituire la squadra Seniores (strategia generale)
2) Individuare e perseguire traguardi che nelle singole stagioni sportive portino a selezionare una squadra competitiva per i WEG 2014, gli Europei 2015 e le Olimpiadi 2016 (strategia sportiva).

PROPOSTE
1. Favorire la nascita di organizzazioni definite per comodità espositiva “scuderie”, all’interno delle quali svolgerà la propria attività il cavaliere di interesse federale.
La Federazione per il conseguimento degli obiettivi prefissi ai massimi livelli si rapporterà, quindi, non più con il singolo cavaliere e/o proprietario, ma con un vero e proprio “team” denominato appunto “scuderia”.
Format della nuova struttura (scuderia) chiamata a confrontarsi costantemente con lo staff tecnico FISE per una programmazione comune:
(figure principali)
team manager
cavaliere/i
proprietario (o proprietari di riferimento)
veterinario
coach 2
medico
collaboratore/i.

PROCESSO OPERATIVO
- identificazione/selezione di cavalieri con requisiti idonei (tecnici, ecc.) a rappresentare l’Italia ai massimi livelli.
- Sottoscrizione (annuale) di un impegno formale con la FISE da parte delle scuderie e dei cavalieri di riferimento, per la piena adesione al progetto concordato con lo staff federale.
- Ogni cavaliere dovrà avere la disponibilità di un gruppo di cavalli il cui “minimun requirement” è così definito a titolo esemplificativo:
a) cavallo 1 (primo cavallo che consenta la sua utilizzazione in una Coppa delle Nazioni di uno CSIO5*)
b) cavallo 2 (soggetto che garantisca la possibilità di interazione con il primo cavallo nell’ambito di un concorso di livello CSIO e la sua alternanza nella partecipazione alle gare alte)
c) cavallo 3 (soggetto competitivo nelle gare veloci a livello 140/145).
d) giovani cavalli (soggetti di 6/7 anni che per qualità e prospettive possano diventare nel futuro il primo o il secondo cavallo da impiegare nei concorsi internazionali nelle gare riservate).
La presenza di giovani cavalli di qualità e un rapporto costante con l’allevamento italiano sarà una delle condizioni necessarie per entrare a far parte dei programmi federali.

DEFINIZIONE DEI RUOLI ALL'INTERNO DELLA SCUDERIA
a) Team manager: Figura-chiave; primo referente ufficiale della scuderia. Può essere un proprietario di riferimento o una figura terza delegata dalla proprietà. Tutti i rapporti che intercorrono tra la FISE e le singole Scuderie avverranno per il tramite del team manager. Nel caso di cavalieri appartenenti a Corpi dello Stato, non scuderizzati in strutture militari e/o statali, ma in centri privati, dovrà comunque essere indicato un referente del Corpo di appartenenza al quale trasmettere per conoscenza tutte le comunicazioni riguardanti il cavaliere e le sue attività. La figura del team manager potrà coincidere con quella del cavaliere solo quando quest’ultimo è anche il proprietario della maggior parte dei cavalli di cui ha la disponibilità.
b) Proprietari: Elemento trainante del sistema-scuderia dal punto di vista economico. Questo progetto si sviluppa attraverso la loro passione ed il loro apporto. Si potrà attivare a loro favore una convenzione FISE-Credito Sportivo
che da un lato incentivi e sostenga il loro intervento, dall’altro faccia da garanzia sulla trasparenza nelle modalità di acquisto dei cavalli.
La rappresentazione della proprietà nell’ambito della scuderia potrà essere esercitata direttamente o per il tramite del team manager.
La FISE potrà determinare riconoscimenti economici per le “scuderie” e, quindi, per i proprietari dei cavalli che abbiano centrato gli obiettivi stagionali precedentemente indicati come meta sportiva da raggiungere.
Indispensabile anche un’univocità operativa da parte dei proprietari. La scuderia dovrà formalmente dichiarare, sentito il cavaliere, la disponibilità dei cavalli con l’indicazione tempestiva di eventuali variazioni dello status originale (vendita, ritiro del cavallo, cambio del cavaliere).
c) Coach: se utilizzato, bisognerà ufficializzarne il ruolo. Dovrà relazionarsi con lo staff tecnico federale per definire i programmi di lavoro, compresa l’utilizzazione sportiva dei cavalli. Il tecnico dovrà essere ad ogni modo individuato tenuto conto delle esigenze tecniche specifiche del cavaliere con cui dovrà lavorare, ai fini di un miglioramento delle prestazioni dello stesso.
d) Veterinario: dovrà interagire con il veterinario federale di squadra, relazionandolo costantemente sulla condizione dei cavalli della scuderia ed informandolo preventivamente su eventuali terapie da effettuare.
e) Medico: professionista di fiducia del cavaliere/atleta che aggiorni periodicamente e/o su richiesta del medico federale sullo stato fisico, di salute e di forma dei cavalieri di interesse FISE.
f) Stable: struttura sportiva dove alloggiare i cavalli stabilmente, dotata di ricezione e strutture adeguate all’allenamento di cavalli/atleti di massimo livello.
g) Collaboratore/cavaliere (facoltativo): figura professionale in grado di supportare il/i cavalieri nei periodi di assenza prolungata per la partecipazione a competizioni sportive.

LA FEDERAZIONE
Attraverso questo progetto la FISE si prefigge di creare le condizioni ideali per facilitare la formazione professionale dei cavalieri in un ambiente nel quale tutti gli operatori agiscano in sinergia, così come già accade negli altri Paesi.
Il coordinamento tecnico e la guida sportiva resta delegata alla FISE, che determinerà per ogni stagione agonistica gli obiettivi da raggiungere e concorderà la strategia di attuazione degli stessi attraverso un confronto continuo con ciascuna scuderia.
Eventuali interventi economici di supporto (contributo alla scuderia) saranno valutati in rapporto ai singoli casi. Aiuti di natura tecnica, medica, veterinaria e 4
organizzativa (uffici federali) saranno costantemente rapportati all’attività da svolgere.
Tutte le attività e i programmi federali a partire dal 1° dicembre 2011 saranno finalizzati esclusivamente a costruire una squadra competitiva per i WEG Deuaville 2014, i Campionati Europei di eventuale qualifica olimpica del 2015 e le OLIMPIADI DI RIO DE JANEIRO 2016.
1. I tecnici federali individueranno due gruppi di cavalieri, fino ad un massimo di 10 atleti a gruppo. Questi costituiranno la base di riferimento su cui lavorare e investire nel prossimo biennio. La FISE si riserva, comunque, la facoltà di sostituire i cavalieri designati nei due Gruppi.
1° Gruppo: partecipazione agli appuntamenti internazionali più importanti. E’ formato da cavalieri dotati di almeno un cavallo di primo livello, più un cavallo che si avvicini al livello del primo, un terzo cavallo per le gare di velocità e un cavallo giovane con potenzialità di crescita.
Questi cavalieri dovranno:
a) Dichiarare i cavalli di interesse sportivo da inserire nella programmazione FISE al fine di distinguerli da quelli utilizzati per finalità diverse: (cavalli da commercio, addestramento etc.), verso i quali la FISE non ha alcun interesse;
b) dare la completa disponibilità a seguire programmi sportivi, addestrativi e di competizione concordati con la FISE, comprese eventuali trasferte all’estero per periodi medio-lunghi.
2° Gruppo: formato da cavalieri che al momento non hanno cavalli pronti a partecipare a gare di primissimo livello. Ma che hanno potenzialità interessanti, da sviluppare con un’attività adeguata e programmata. Saranno utilizzati per partecipare a CSIO e/o CSI di secondo livello o preparati per concorsi internazionali concordati con la FISE e mirati a raggiungere la crescita graduale del binomio per un eventuale inserimento al livello superiore.
2. I cavalieri di interesse sono tenuti a trasmettere alla FISE i filmati su dvd di tutti i percorsi dei cavalli di interesse federale realizzati in competizioni dove non erano presenti tecnici federali.
3. La FISE predisporrà uno staff tecnico, medico e veterinario che seguirà i binomi di interesse federale effettuando controlli periodici sullo stato di forma dei cavalieri e dei cavalli. Sarà possibile un’assistenza psicologica per migliorare le performance in gara dei cavalieri. Potranno, inoltre, essere programmati corsi di formazione di varia natura, cui i cavalieri saranno tenuti a garantire la propria presenza. Questo per favorire un monitoraggio diretto e costante dello stato di forma non solo dei cavalli, ma anche dei cavalieri, concordando, indirizzando ed eventualmente correggendo i programmi di lavoro.
Il tutto al fine di rendere chiara sia la situazione psicofisica personale del cavaliere, che quella fisica del cavallo.
Si ritiene inoltre necessario porre l’attenzione sulla sensibilizzazione di una cultura, che ponga l’accento sul mantenimento della performance fisica dei cavalieri/atleti.
4. Valorizzazione del ruolo e del dialogo con i proprietari. La FISE li coinvolgerà attraverso un dialogo diretto e/o mediato dal Board dei Proprietari. Ogni cavaliere dovrà indicare il/i proprietari di riferimento dei propri cavalli di interesse federale.
5. Con il costituito Board degli Allevatori sarà fondamentale indirizzare le migliori risorse del nostro allevamento verso la proiezione dei cavalli di maggior qualità nelle scuderie dei migliori cavalieri.
I cavalieri del 1° e 2° Gruppo si renderanno disponibili a montare i giovani cavalli messi a disposizione dagli allevatori e/o proprietari, in accordo con lo staff tecnico federale.
6. La Federazione favorirà per quanto di sua competenza la ricerca di sponsor commerciali da parte delle scuderie facenti parte del programma federale.
7. I cavalieri privi delle strutture sopraindicate potranno comunque far parte di squadre ufficiali, ove all’occorrenza convocati, o comunque essere autorizzati a partecipare a gare internazionali, ma non faranno parte della programmazione principale della Federazione e non saranno valutati quale prima scelta per le convocazioni di concorsi internazionali ufficiali (o per le autorizzazioni a partecipare a concorsi internazionali ufficiali), di concorsi internazionali all’estero e di concorsi internazionali 4 e 5 stelle in Italia.
Il tutto per valorizzare la ricerca di convocazioni e inviti nei concorsi internazionali di prima fascia, sempre al fine di un’efficace programmazione in chiave mondiale, europea e olimpica.
8. Al fine di migliorare e, nel tempo, ottimizzare la crescita del professionismo sportivo in Italia, la FISE promuoverà una serie di riconoscimenti, sulla base di nuove normative statutarie mirate allo sviluppo di questa fondamentale realtà.

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