Si articola in tre prove: di dressage, di fondo e di salto ostacoli che lo stesso binomio deve eseguire in un solo giorno (chiamato convenzionalmente one-day) o in tre giorni (detto three day event).E’ molto diffuso in tutto il mondo equestre occidentale, con una punta di alta popolarità in Inghilterra. Il primo test è la prova di dressage, in cui si eseguono una serie di movimenti alle tre andature all’interno del rettangolo.  

Il secondo è la prova di fondo, dove il cross è il momento più impegnativo dell’intera gara: un tracciato sul terreno vario, con dislivelli, disseminato di ostacoli naturali e “fissi” (laghetti, macerie, cataste di legna, fossi, banchine, ecc..). Infine la terza ed ultima prova quella di salto ostacoli, in cui il binomio, dopo il severo esame delle condizioni sanitarie del cavallo, deve superare un percorso di ostacoli “mobili”.

La somma dei punti negativi acquisiti nelle tre prove determina la classifica finale. Si può dedurre che il completo richieda una particolare e approfondita preparazione atletica e psichica sia del cavallo che del cavaliere. Il cavallo deve corrispondere a certi requisiti quali una corretta e distinta conformazione morfologica (deve essere bello, affascinante, equilibrato) e, nel contempo, resistente e veloce e buon saltatore, quindi giustamente “insanguato”, agile leggero e con una buona attitudine al salto.

Il cavaliere deve essere capace e paziente nel lavoro in piano, possedere volontà e determinazione pari se non superiori a quelle del cavallo, sapersela cavare nella prova sui salti, e ….amare il suo compagno di gara in una misura superiore a quanto richiesto in qualsiasi altra disciplina.

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