Martedì 27 novembre, si è appena concluso lo stage tenuto da Pietro Roman di cui hanno beneficiato gli atleti finalisti a Verona con i loro pony.
Ci fermiamo a parlare con Pietro, appena terminata l'ultima delle tre riprese di lavoro in piano,  per avere un commento a caldo su questi due intensi pomeriggi trascorsi al Roma Pony Club.
"Pietro, possiamo  in estrema sintesi affermare che il concetto di base del lavoro svolto con questi ragazzi è che solo attraverso un assetto corretto è possibile esercitare richieste efficaci?" 
"E' esattamente così, la cura della posizione e dell'assetto sono alla base di ogni richiesta rivolta al cavallo. Stabilità, elasticità e uso corretto degli aiuti sono i presupposti per un'equitazione sicura per il cavaliere e confortevole per il cavallo. Nel lavoro con gli allievi mi sono focalizzato sull'importanza, nella prima parte del lavoro, il riscaldamento, sulla corretta posizione, sulla cura di dettagli che spesso si danno per scontati, come la lunghezza delle redini, la posizione del busto e della gamba, perché sono elementi che consentono al cavaliere di armonizzarsi con il movimento e l'equilibrio del cavallo.
E' molto importante per i ragazzi provare le sensazioni giuste, memorizzarle per andarle a ricercare tutte le volte che si renda necessario.
Altro tema importante che ho voluto sottolineare è che il controllo del cavallo è funzionale  per richiedere corrette variazioni di cadenza e cambi di direzione utili, indistintamente, sia in previsione dell'esecuzione di una ripresa di dressage o di un percorso di salto ostacoli. Parliamo, quindi, di una impostazione di base per praticare della buona equitazione propedeutica alle diverse discipline.
Durante il primo giorno di lavoro mi sono avvalso dell'uso di riferimenti a terra, barriere e coni, per circoscrivere il campo d'azione, obbligando i binomi a conciliare il corretto piazzamento del cavallo, cadenza e impulso con il rispetto delle traiettorie predefinite. E' molto importante l'uso di elementi a terra per restituire agli allievi un responso immediato sul livello di controllo del cavallo e di efficacia delle azioni.
Il secondo giorno ci siamo concentrati sul passaggio delle barriere  a terra al trotto e al galoppo su linee diritte o sinuose, per verificare l'apprendimento dei concetti sviluppati nel giorno precedente. 
Il lavoro da me svolto in questi due giorni trae origine dalle esperienze di grandi cavalieri di dressage e di salto, le cui tecniche equestri si fondono e non contrastano, perché i concetti di equilibrio, decontrazione e impulso sono basilari per tutte le discipline.
Ho trovato un gruppo di allievi molto ricettivi, che si sono dimostrati capaci di comprendere e mettere in pratica tutte le indicazioni fornite durante questi due giorni."
Ringraziamo Pietro Roman per aver messo a disposizione la propria esperienza e la Commissione Salto Ostacoli Pony FISE Lazio per aver organizzato questo stage che, certamente, merita di essere ripetuto.
Questi gli allievi partecipanti:
Arianna Centrone
Angelica Romaldini
Benedetta Zibellini
Giulio Cavalieri
Martina Mastrantonio
Gualtiero Nepi
Ornella Calderini
Beatrice Guidotti Battaglini
Alice Pizzicannella
Zoe Tomassini
Leah Del monte
Elisabetta Giussani
Syria Zangheri

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