best-ind-yrIl Centro Militare di Equitazione di Montelibretti ha archiviato oggi la prova di dressage, mettendo nero su bianco le classifiche provvisorie targate FEI European Eventing Championship for young riders and juniors 2016 presented by Saudia.

Attualmente la Germania è l'indiscussa protagonista del rettangolo continentale a squadre under 18 e under 21.
La squadra teutonica si è imposta sugli junior con un totale di 113,80 punti negativi. Seguono la Francia (125,50) e la Gran Bretagna (134,50).
Il team di casa è attualmente in sesta posizione (145,90).
La Germania è provvisoriamente al primo e secondo posto anche nella sfida individuale, rispettivamente con Jerome Robine su Guccimo R (33,40) e Anais Neumann su Pumuckel E (38,50). Terza piazza per il francese Romain Sans in sella a Enzo Van't Vennehof (39,50).
Miglior azzurro, Filippo Gregoroni, in nona posizione con Drop of Jupiter (43,30).

Ancora Germania sugli scudi young rider con 132, 50 punti negativi. Alle sue spalle, Francia (136,30) e Gran Bretagna (137,10).
L'Italia è in quarta posizione (141,50).
Nell'individuale è provvisoriamente al comando la Union Jack rappresentata da Will Furlong su Livingstone, binomio campione europeo in carica (40,90). Dietro di lui, la tedesca Marie- Sophie Arnold in sella a Remember Me 74 (42,40). Il terzo posto parla italiano e porta il nome di Giulio Guglielmi. Ai suoi ordini, Mister Brightside (42,50). Ancora Italia nella top ten, precisamente al 9° posto, con Pietro Majolino e Fernhill First Impression (45,80).

Domani sarà la volta del cross-country, prova regina della disciplina. Per gli under 18 il tracciato conta 3980 metri e 25 salti (tempo prescritto 7"40). Più lungo l'impegno richiesto agli under 21 che affronteranno 29 ostacoli (tempo prescritto 8"18). Alcuni salti sono stati dotati di sistemi di sicurezza di ultima generazione, le 'frangible pins', che permettono all'ostacolo di cedere nel caso venga esercitata una pressione verticale di una certa entità.

Il percorso ideato da Giuseppe della Chiesa è stato giudicato positivamente dall'olimpionico Federico Roman che ne ha apprezzato l'equilibrio inteso come equa distribuzione delle difficoltà lungo tutto il tracciato. "Vista la natura prevalentemente pianeggiante del terreno - ha dichiarato Roman - il percorso non sarà particolarmente faticoso, ma tecnicamente impegnativo. Nonostante le modeste salite e discese, restare nel tempo non sarà automatico. Per riuscirci - ha concluso -gli atleti dovranno essere in grado di scorrere nel giusto equilibrio attraverso le diverse combinazioni proposte".

(photo credit Massimo Argenziano)

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