Sabato, alle 20 e 30, molti occhi quindi erano puntati su quel muro, appositamente creato con speciale schiuma di lattice di studiata densità (perché non fosse troppo leggera e saltasse in aria in caso di abbattimento anziché cadere a terra, che garantisse con la sua consistenza la totale assenza di pericolo per pony e cavalieri), studiato nella forma, nei colori, realizzato con estrema competenza. Una “invenzione” realizzata per consentire uno standard di sicurezza e efficienza al top.
Al via otto binomi, un unico cavaliere e sette amazzoni, 16 anni da compiere a maggio la più “anziana”, 13 anni le due più “giovani”. Uno speaker d’eccezione a commentare la gara, lo stesso che ha illustrato per l’Italia in diretta le gare durante i Weg di Lexington nel 2010, Adriano Capuzzo. Le tribune affollate, l’attenzione puntata sul bel campo attentamente “disegnato” da Stefano Bellantonio. E fin dal primo giro è stato un belvedere: i giovani visi concentrati ma non tesi, attenzione, occhi e cuore oltre l’ostacolo. I pony, consapevoli della responsabilità di cui erano investiti in quel momento, i ragazzi anche. Al quarto barrage, all’altezza di un metro e cinquantacinque, dove sono arrivate ex aequo Barbara Severa, allieva di Elio Sementilli -Il Castello Equestre ASD, con Westhill Integrity e Micol Triberti, allieva di Antoniongiulio Pieraccini al Roma Pony Club, con Cenzo, la prova era conclusa, nel rispetto del regolamento.
Abbiamo assistito ad una dimostrazione di fair play anche in premiazione, mentre il sorteggio decretava a chi dovesse andare il premio in palio, e una delle due giovani amazzoni chiedeva ai giudici di evitare l’estrazione e assegnare il premio all’altra. A RomaCavalli, al padiglione 6 durante questo evento abbiamo visto affermare i valori migliori dello sport, della qualità formativa dell’equitazione, dell’amore e dell’attenzione di questi ragazzi per i loro pony. In questi quattro giorni di gare, alla domanda di rito - a chi volessero questi cavalieri e amazzoni under 16 dedicare le loro vittorie - c’è sempre stata una risposta unanime: ai loro pony!
Un ringraziamento speciale va agli istruttori che hanno lavorato molto sulla preparazione degli allievi per questa manifestazione e che sono riusciti a trasmettere loro, oltre alla tecnica, anche generosità e valori morali, agli ippogenitori che rendono possibile ai loro ragazzi la pratica di questo sport con i loro notevoli sacrifici, ai giudici che affrontano queste faticose giornate con rigore e senso di responsabilità, al personale in campo e fuori, agli sponsor che ci hanno permesso, credendo in noi, di dare l’opportunità ai giovani di confrontarsi su un campo gara tanto prestigioso, sotto gli occhi di un pubblico numeroso, e di dare il meglio di sé. Un grande contributo di molte sinergie per rendere da ora possibile il futuro agonistico dei nostri giovani.