"Solo ora, spinta da tutta l'emotività scatenata dalla notizia della sua scomparsa, mi rendo conto di quanti (tanti) momenti di vita ho condiviso con Albino. Ai Pratoni quando montavo a cavallo. In giro per l'Italia quando ci incontravamo ai completi. Mi ricordo la Renault 4 con cui si muoveva ovunque su e giù per le colline dei Pratoni.
Mi ricordo i suoi consigli: sintetici, schietti, genuini. Albino parlava sempre e solo con il cuore.
Ma di tutte le immagini che scorrono nella mia memoria quelle che più lo rappresentano si riferiscono ai Giochi Olimpici di Atene, nel 2004. Io a capo dell'ufficio stampa per gli sport equestri. Lui autore del percorso di cross del completo. Per qualsiasi altra persona un punto di arrivo, per lui una tappa affrontata con la solita timidezza e under statement. Dopo il cross, che fu un successo, i media chiedono la presenza di Albino in conferenza stampa. Vado a cercarlo e ci metto almeno mezz'ora per convincerlo a partecipare. "Vengo solo ad una condizione – mi dice- se a tradurre quello che dico sei tu. Perché solo cosi sono certo che viene tradotto quello che dico io". Questo era Albino. Poche parole, solo fatti. Che onore averlo conosciuto".
Lucia Montanarella