rio2016E' l'anno delle conferme, quello tracciato dall'equitazione olimpica appena andata in scena a Rio de Janeiro. Due binomi hanno mantenuto il metallo più prezioso, già vinto a Londra 2012: Michael Jung su Sam, per il completo e Charlotte Dujardin con Valegro, per il dressage.
Il salto ostacoli, invece, ha chiamato sull'Olimpo il fuoriclasse britannico Nick Skelton in sella a Big Star.

Dei ventisette binomi in campo per l'ultimo atto del jumping individuale, sei rappresentanti a cinque cerchi hanno siglato un doppio percorso netto.
L'assegnazione delle medaglie individuali è stata preceduta da un vero e proprio scontro tra titani, con un barrage che ha visto rientrare in campo, per la terza volta, Skelton, Guerdat, Al Thani, Farrington, Fredricson e Lamaze.
Su tutti ha avuto la meglio la saggezza di Nick Skelton che, entrato per primo, su Big Star, ha imposto un tempo da battere pari a 42"82. I suoi colleghi stranieri hanno provato a rispondere al suo timbro carismatico, ma senza successo.

Il podio individuale è così formato: oro al britannico Nick Skelton (Big Star), argento allo svedese Peder Fredricson (All In) e bronzo al canadese Erik Lamaze (Fine Lady 5), quest'ultimo noto per essersi laureato campione olimpico a Pechino 2008.

E' invece la Francia a salire sul tetto olimpico del salto a squadre. Penalità totali, 3.
La formazione transalpina era composta da Philippe Rozier su Rahotep de Toscane, Kévin Staut su Rêveur de Hurtebise, Roger-Yves Bost su Sydney Une Prince e Pénélope Leprevost su Flora de Mariposa. Argento a stelle e strisce con un team USA che ha tirato fuori i denti.
E' stato necessario un jump off tra Canada e Germania, per consegnare la medaglia di bronzo. Metallo che è andato alla formazione teutonica.

L'Italia ha avuto una chance con Emanuele Gaudiano. Unico rappresentante azzurro in campo, Gaudiano in sella a Caspar ha accumulato 27 penalità nel primo giorno di gara. Risultato che non gli ha permesso di proseguire la corsa olimpica.

COMPLETO: FRANCIA E GERMANIA PROTAGONISTE

Michael Jung e Sam hanno mantenuto il titolo olimpico individuale firmato a Londra, andando a pareggiare il record siglato dal binomio Mark Todd/Charisma (due ori consecutivi ottenuti a Los Angeles e a Seul).
Un netto nel tempo in cross e un doppio netto in salto ostacoli hanno permesso al tedesco Jung, definito "Terminator", di lasciare dietro il francese Astier Nicolas (Piaf De B' Neville) e lo statunitense Philipp Dutton (Mighty Nice).

Primo posto alla Francia nella classifica a squadre, con 169.00 punti negativi. Il quartetto francese era composto da Karim Laghouag su Entebbe, Thibaut Vallette su Qing du Briot, Mathieu Lemoine su Bart L ed Astier Nicolas su Piaf de B'Neville.
La medaglia d'argento è andata alla Germania, con 172.80 punti negativi. Completa il podio l'Australia con 175.30 punti negativi.

L'unico azzurro ammesso alla finale individuale è stato Pietro Roman in sella al grigio Barraduff. La prima Olimpiade del giovane appartenente alla dinastia Roman va in bacheca con un 23esimo posto.

DRESSAGE: SUPREMAZIA BRITANNICA E TEDESCA

Non si può non cominciare con il binomio campione olimpico di Londra, binomio composto da Valegro e la sua amazzone di sempre, Charlotte Dujardin, che torna nel rettangolo a cinque cerchi, per la Gran Bretagna, mantenendo la corona con un punteggio che supera il personal best e il record assoluto nella storia del dressage: 93.857%. Questi i numeri della Kur (90.00% tecnico e 97.857% coreografia), che incrementano il 90.089% di Londra 2012.
La Dujardin, in sella a Valegro, ha vinto tutto quello che c'era da vincere in un quadriennio: Olimpiadi Londra 2012, Weg 2014, Europei 2013 e 2015 e Olimpiadi di Rio 2016.
L'argento è andato al collo della tedesca Isabell Werth su Weihegold (89.071%), seguita dalla compagna di bandiera Kristina Sprehe con Desperados Frh (87.142%).

La Germania fa da padrona per il titolo a squadre: salgono sul gradino più alto del podio, con la percentuale finale di 81.936, Isabell Werth su Weihegold Old, Dorothée Schneider su Snowtime FRH, Kristina Bröring-Sprehe su Desperados FRH e Sonke Rothenberger su Cosmo.
Argento per la Gran Bretagna, bronzo per gli USA.

L'Italia, rappresentata da Valentina Truppa, in sella a 19enne Chablis, con la percentuale di 65.971, valida per la 52^ posizione della classifica individuale, non è riuscita a guadagnare l'accesso al Grand Prix Special (secondo 'individual test').
(Dan. Cur.)

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