Ieri, lunedì 30 luglio, a Roma il presidente del Comitato Regionale Fise Lazio Giuseppe Brunetti ha invitato i presidenti delle Società Affiliate Fise del Lazio, i rappresentanti dei Tecnici e dei Cavalieri ad una riunione per esporre alcuni principi in base ai quali, in pieno accordo con i membri del Consiglio Direttivo, è stato deciso di presentare la sua candidatura alla presidenza nazionale della Federazione Italiana Sport Equestri, in vista del rinnovo delle cariche di fine quadriennio. Ecco in sintesi i punti del suo intervento.
Cari Amici,
Innanzi tutto grazie per essere presenti qui oggi , so che per esserci molti di voi hanno modificato i propri programmi. Non ho avuto alternative vista la ristrettezza dei tempi in relazione alla prossima assemblea elettiva che avrà' luogo il prossimo 10 settembre. L'indizione dell'assemblea elettiva da parte della Fise centrale ha colto tutti di sorpresa e per quanto riguarda il nostro Comitato ci ha portato ad una analisi che ha fatto emergere la possibilità della mia candidatura per dare alla nostra regione una voce autorevole in campo nazionale. Così abbiamo stabilito di modificare il nostro programma e di conseguenza la nostre strategie. Ai primi di luglio avevo anticipato a molti di voi che il 1 ottobre si sarebbe svolta la nostra assemblea regionale. Ritenevo tale appuntamento fondamentale per comprendere la volontà dei nostri affiliati, sia in relazione al mio proseguimento nell'impegno con il Comitato sia nell'indirizzo della nostra regione per l'assemblea elettiva nazionale. Considerato l'anticipo dell'assemblea elettiva nazionale insieme al consiglio direttivo regionale abbiamo valutato la necessità di prevedere una strategia che consentisse alla nostra regione di presentarsi all'appuntamento più compatta possibile, e senza complessi nei confronti di altri. Per questo motivo ed anche per il fatto che parlasse della mancanza dei requisiti da parte della più accreditata candidata di opposizione, Antonella Dallari, ho condiviso il suggerimento di alcuni nostri consiglieri di far emergere una candidatura alla presidenza federale da parte della regione che in questo quadriennio ha dato dimostrazione sul campo di trasparenza, mantenimento degli impegni, coraggio, novità e sviluppo. Fatta questa doverosa precisazione il resto è praticamente giunto automaticamente: il messaggio che mi è arrivato dalla maggioranza era che fossi io a rappresentare direttamente e non con il volto di altri gli interessi della nostra regione. Questa è in breve la storia che mi ha portato a dichiarare la mia candidatura alla presidenza della Fise nazionale. Una candidatura imperniata su due obiettivi principali che se vogliamo sono interdipendenti ed uniti tra loro: tentare di rappresentare gli interessi dei nostri affiliati e tesserati attraverso il modello di gestione che abbiamo validamente sperimentato nel nostro comitato, tracciando per primi un metodo impostato sulla trasparenza rispetto delle regole.
Con la mia candidatura, inoltre, non sarà tecnicamente possibile assistere ad una elezione "bulgara" dove un solo candidato tenterà di sfidare se stesso e nello stesso tempo mi consentirà di raggiungere importanti intese per concordare l'ingresso di nostri rappresentanti nel Consiglio Federale. Ovviamente le intese sono da riferirsi solo con il gruppo di opposizione capeggiato da Antonella Dallari.Tenuto conto che l'attuale gestione non è assolutamente credibile ed inoltre ha apertamente affermato di non aver bisogno di noi, in quanto i suoi dichiarati consensi sono più che sufficienti. Non desidero parlare delle gestione Paulgross i cui risultati sportivi ed amministrativi sono sotto gli occhi di tutti, desidero solo sottolineare che non posso ulteriormente accettare che il massimo organo federale continui ad offendere la capacità di analisi di noi tutti, che sappiamo molto bene la differenza tra conto economico e bilancio consuntivo, documenti questi invocati dal presidente federale nella sua recente riunione nella nostra regione, come atto di trasparenza seppur datati 2009/2010, nulla accennando al fatto che mancano all'appello il 2011 ed il 2012 e che si tratta di documenti riassuntivi che mostrano un dato prodotto in utile ad una certa data e che non consentono di comprendere l'uso che e' stato fatto delle nostre risorse come viceversa accade con i bilanci comprensivi delle varie note. Avendo deciso di scendere in campo solo qualche giorno fa non ho un vero programma ed al riguardo posso solo dirvi che il modello che ho in mente è quello con cui è stato gestito il nostro comitato.
- Una casa di vetro per la trasparenza.
- Nessun incarico ai consiglieri
- Massima autonomia ai tecnici
- Autonomia nel settore ludico e promozionale nonché amministrativo ai Comitati Regionali
- Premiare il merito
- Elaborare procedure con regole uguali per tutti in ogni settore dalla
- Assegnazione manifestazioni di interesse federale a selezioni rappresentative
- Gestione del CEF con un ritorno alla sua vocazione per il completo
- Revisione accordo Postapay /assicurazione
- Revisione di tutte le imposte federali con il metodo della concertazione tra le categorie interessate da effettuassi prima della formazione del provvedimento
- Verifica della situazione economica finanziaria federale e successiva suddivisione delle risorse individuando per la parte sportiva un budget per ogni disciplina.
- Una attenta revisione anche per i costi di gestione della spesa, tenendo conto che le cariche elettive saranno tutte volontarie e che tutti i membri del consiglio compreso il presidente saranno invitati a rendere pubbliche le loro dichiarazione dei redditi.
Questi in sintesi i punti salienti del programma restando inteso che l'obiettivo della mia discesa in campo è anche quello di rafforzare una opposizione senza frammentarla. In questa direzione è in corso un accordo non scritto ma sulla parola di individuare una squadra comune con Antonella Dallari, restando inteso che alla fine se nessuno dovesse raggiungere il 50% dei voti presenti si andrà al ballottaggio tra i candidati con il maggior numero di voti.