Martedì 28 marzo, presso la sala Tevere della Regione Lazio, si è svolta la consegna del premio alla memoria di Albino Garbari, nell'ambito del Premio Coni Lazio 2016.
Teodolinda di Napoli Rampolla, accompagnata dal fratello Landolfo, da Claudia Bonaccorsi e dal Direttore Sportivo Alessandro Di Marco, ha ricevuto dalle mani del presidente Coni Lazio, Riccardo Viola, l'importante riconoscimento.
Eterogeneo il gruppo dei premiati: dalla giovane promessa dello sport all'olimpionico veterano, passando per il sindaco di Amatrice con un passato da allenatore di calcio, fino ai ragazzi dello Special Olympics.
Molte le emozioni che le testimonianze degli intervenuti hanno suscitato nella platea. Durante la manifestazione sono stati spesso evocati i principi e i valori immateriali su cui si fonda lo sport e che dovrebbero essere alla base del comportamento di ogni individuo, dentro e fuori dal campo.
Le biografie dei premiati hanno permesso di dare un volto e un nome a questi valori e sebbene, forse per la prima volta, Albino sia stato ricordato solennemente in un consesso sportivo non equestre, dalle parole di Teodolinda hanno tutti compreso quanto la sua vita al servizio dei cavalli e della gente di cavalli abbia rappresentato, per chi lo ha conosciuto, l'esempio a cui tendere per diventare individui migliori.
Forse Albino, schivo e riservato com'era, non avrebbe mai preteso di essere considerato un "maestro di vita", ma l'inestimabile importanza del suo esempio lo hanno elevato ben oltre la mera definizione.