Dalle parole ai fatti. Il protocollo d'intesa stipulato tra la FISE e l'Università Luiss Guido Carli, in occasione dell'85° CSIO di Roma Piazza di Siena Intesa Sanpaolo – Master fratelli d'Inzeo passa adesso alla fase operativa.

Ecco, dunque, che dopo la fase preliminare dell'iniziativa i primi due studenti-sportivi, tesserati per la Federazione Italiana Sport Equestri avranno la possibilità di immatricolarsi già da quest'anno per continuare il percorso di studi senza tralasciare l'altrettanto importante impegno sportivo agonistico.

Si è svolta sabato 12 maggio la prima edizione della Coppa LUISS di salto Ostacoli, inserita nella programmazione del concorso B6* al Cassia Equestrian Club. 

Ben 17 le squadre al via di questa neonata competizione, frutto degli accordi di convenzione stipulati tra la Fise e la LUISS -Guido Carli nel 2017.

Dopo l’assegnazione della prima borsa di studio ad Angelica Impronta, e l’inserimento di Luigi Del Prete nel LUISS Sport Program, il panorama delle attività congiunte si è arricchito grazie a questa iniziativa che ha permesso alla LUISS – Guido Carli di entrare nell’orbita delle manifestazioni sportive Fise.

Interessante e innovativa la  formula di gara che ha esaltato lo spirito di squadra e la collaborazione tra diversi centri ippici che, per l’occasione, hanno potuto formare delle compagini miste.

Impeccabili anfitrioni, il dott. Fernando Canonici e sua moglie Simonettahanno ospitato al meglio la folta delegazione LUISS,  mettendo anche a disposizione gli spazi necessari all’allestimento delle strutture dedicate alla promozione delle attività dell’ateneo.

Non meno impeccabile la cura dei tracciati, affidati all’esperienza  del Direttore di Campo Mario Breccia.

Riders Radio ha coperto l’evento in diretta, affidando il commento  tecnico ad Adriano Gigli che, grazie alla disponibilità con la quale risponde ad ogni richiesta dell’emittente, sembra  ormai aver intrapreso, più o meno consapevolmente,  la carriera del cronista sportivo; dotato di grande equilibrio e competenza nell’illustrare i percorsi dei binomi in gara, distilla con misurate parole e un linguaggio sempre appropriato la sua lunga esperienza di cavaliere e istruttore. Ad affiancarlo, la poliedrica conduttrice Valentina Marini Agostini della quale, ad oggi, non è dato conoscere il numero dei ruoli in cui può cimentarsi.

Ai microfoni della radio è intervenuto anche il numero uno della Fise, avv. Marco di Paola: “sono orgoglioso che si esaltino i valori della competizione e della tenacia, perché sono valori che si riscontrano nella vita professionale e nello studio. Comundenominatori che devono essere coltivati”.

Assai gradita e partecipativa, ben oltre la funzione meramente istituzionale, la rappresentanza LUISS: il prorettore alla didattica, prof. Roberto Pessigrande appassionato dal trascorso equestre, ha seguito con trepidazione dall’inizio alla fine l’esito delle gare, vestendo durante le pause i panni di “mattatore”, il cui originale e acuto punto di vista su ogni argomento trattabile conquista sempre l’attenzione dei presenti; la dott.ssa Federica Capone, perfettamente a proprio agio tra  pony e cavalli, la cui naturale  capacità di rilevare a distanza ogni dettaglio dell’organizzazione le ha anche permesso di rilevare la presenza di numerosi conoscenti e amici tra il pubblico e i concorrenti; infine il prof. Paolo Del Bene, vulcanico ideatore di  progetti innovativi, avrà certamente fatto tesoro di questa full immersion equestre e starà già lavorando alla messa punto delle modifiche per l’edizione del 2019. 

Il Segretario  Generale FISE, dott. Simone Perillo, si è dimostrato  ancora una volta capace di trovare il tempo tra i tanti suoi impegni per seguire con interesse le iniziative del Comitato Lazio (lo ricordiamo sempre presente durante le premiazioni dei Campionati Regionali 2017 a Piazza di  Siena) ed è rimasto ad assistere, anche questa volta, fino al termine della gara. 

Il Comitato Regionale Fise Lazio è stato presente con la consigliera Maria Grazia Cecchini che ha portato il saluto del Presidente Carlo Nepi e ha premiato le squadre in campo.

E ora i risultati.  In vetta al podio è salito il Centro Ippico La Perna, unico ad aver concluso con zero penalità e il tempo di 209,13, capitanato dall’inossidabile “veterano” Corrado Boni e composto inoltre da: Carlotta Canta, Daniele De Angelis e Lucia Izzo. Piazza d’onore per il Cascianese Country  Club di Giulio Marini Agostini (4 pen. Tempo 171,51) che ha schierato Giulia Ardente, Giacomo Maffei, Greta Guadalupi e Martina Romani (Istr. Matteo Sorgoni, Circolo Ippico Due Ponti). Il bronzo è stato appannaggio dal Centro Equestre Fioranello guidato da Federico Bellin (4 pen. Tempo 189,42) e formato da: Federico Bellin, Matteo Saveri e Gaia Datti. Ai piedi del podio, al quarto posto per un “soffio”,  la squadra  LUISS - il Castello Equitazione (4 pen. Tempo 190,01) , capo équipe Francesca Fischetti, con Luigi del Prete, Francesca Fischetti e Andrij Amadio. Quinta posizione per la squadra del MAG (6 pen. Tempo 191,19), capo équipe Davide Nicita, con Giovanni Bonagura, Giuseppe Angelini e Matteo Bonagura

Altri ringraziamenti vanno a Paola Apolloni per aver collaborato alla redazione del regolamento della Coppa LUISS e per aver garantito insieme a Sandra  Mazzotti il funzionamento del Centro Calcoli che ha permesso il puntuale aggiornamento, in tempo reale, dei risultati di squadra durante lo svolgimento della manifestazione; al Collegio Giudicante, presieduto da 

Elena Pagnini, coadiuvata da Giovanna Monterosso Ragozzino, Silvia Cirillo e Antonio Forte.

Infine un grazie a tutto lo staff LUISS, puntuale, dinamico e ... simpatico, composto da Ludovica De Cataldo, Barbara Delfini, Daniele Innocenzi e Luca Turchetti, con i quali abbiamo collaborato in perfetta sintonia e che vorremmo avere nuovamente accanto nelle iniziative future.

A cura di Alessandro Di Marco

Vi ricordiamo che il termine ultimo per la dichiarazione delle squadre partecipanti alla 1^ Coppa LUISS è venerdì 11 maggio.

La classifica di squadra sarà data dalla somma dei risultati (penalità e tempo) estrapolati dalle seguenti cat.: B110 - C115 - C120 - C130.
I binomi iscritti alle suddette categorie conseguiranno, quindi,  sia il punteggio per la classifica individuale sia per quello di squadra.

Lo scorso fine settimana si è svolto,  sulle verdi colline del Centro Equestre Ranieri di Campello, il Saggio delle Scuole. È stato inevitabile sentir riecheggiare dalle scuderie ai campi gara il nome del Generale Lodovico Nava. Un uomo che vive non solo nei ricordi dei più grandi, coloro i quali hanno condiviso con lui la propria passione e pezzi di vita, ma anche nella mente dei più giovani, che tutt’oggi ne riconoscono l’importanza e l’attualità degli insegnamenti, un patrimonio di conoscenze che non può rimanere chiuso nei recessi della memoria.

Per ricordare il Generale, nella giornata di sabato, si è svolto all’interno del maneggio coperto “Conte Ranieri di Campello”  una messa commemorativa, che ha visto oltre alla presenza di amici, colleghi che hanno condiviso con il generale una parte della loro carriera, anche la sua famiglia: la moglie, signora Maura, il figlio Alessio e le tre nipoti. 

L’intervento del figlio ha permesso ai presenti di ricordare quanto i Pratoni del Vivaro fossero importanti per il padre e per la famiglia Nava che ad oggi ritrovano in quelle “verdi colline” e dietro ogni ostacolo il loro cuore e la loro stessa casa.

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare la famiglia al completo e l’entusiasmo della signora Maura alla domanda su cosa ne pensasse della riapertura dei Pratoni del Vivaro non poteva che disegnare un sorriso sul volto dei presenti. 


Di seguito l’intervista alla famiglia: Parola alla famiglia del Generale Lodovico Nava

Articolo a cura di Veronica Putzulu

Regia a cura di Martina Lancioni

Intervista a cura di Valentina Marini Agostini 

L’equitazione di oggi è frutto dell’equitazione del passato, di quei cavalieri che hanno scritto pagine della nostra storia e di chi ha lasciato un segno e, oggi, non può e non deve essere dimenticato.
Una di queste personalità che si è distinta per autorevolezza è senz’altro il Generale Lodovico Nava che non solo ha lasciato quel segno nelle pagine della storia equestre italiana attraverso i suoi numerosi scritti, ma ha contribuito alla formazione dei migliori istruttori. Ricordiamo tra i suoi libri: “Equitazione oggi” (1970), “Il tuo cavallo” (1988), “Il cavallo nel rettangolo” (1999).
Nato a Modena il 19 Aprile del 1929. Il Generale Nava è stato un cavaliere che ha potute vivere la grande emozione di essere parte della squadra azzurra e partecipare ai giochi Olimpici del ’60 a Roma in sella ad Arcidosso, nella disciplina del completo, mentre l’anno precedente, il 1959, ha preso parte ai campionati Europei in sella ad Harroghet.
La didattica è stata però il punto focale della sua carriera equestre, ha infatti dedicato anni e anni alla formazione dei giovani e degli istruttori. Fu tra i primi a tenere un corso annuale dedicato alla formazione degli istruttori ai Pratoni del Vivaro e Dino Costantini lo ricorda come:"un maestro dell’equitazione,  il punto di riferimento all’interno del settore formazione della Fise. Un uomo che ha saputo infondere il vero senso sportivo, in grado di arrivare ad una conclusione logica dei problemi sulla base di un ragionamento, e al quale chiedere consigli sui metodi e scambiare idee, sensazioni e impressioni sui cavalli e sul lavoro da svolgere per poterli migliorare".
L’ex presidente Fise e vicepresidente dell’Accademia Caprilli, Mauro Checcoli, lo ricorda nella preparazione olimpica del ‘64 e nonostante la differenza generazionale lo riconosce come: "parte integrante del mondo dell’equitazione moderna", apprezzandone insieme alla Presidente dell’accademia Federigo Caprilli, Giulia Serventi, una sintonia culturale e intellettuale.

A cura di Veronica Putzulu

La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con alcuni approfondimenti tecnici. L'argomento di questa settimana è: Problemi e difese del cavallo, suddiviso in:
 
Nella foto: il col. Paolo Angioni
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Tutti i testi sono disponibile all'interno dello "Speciale La Lente" nell'home page del sito e, in ordine cronologico di pubblicazione, ai seguenti link:

La pubblicazione degli scritti del col. Paolo Angioni continua con alcuni approfondimenti tecnici. L'argomento di questa settimana è: Lavoro a terra - alla corda, suddiviso in:
 
Nella foto: il col. Paolo Angioni
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La riapertura degli impianti di Arcinazzo porta con sé un'altra sorpresa per tutti gli appassionati di equitazione della Regione. Torna a disputarsi il Trofeo Barbara Morani sulla categoria di Caccia C120 che sarà consegnato dal marito, Mauro Benvenuti, al binomio che avrà conseguito il punteggio migliore al termine delle due giornate di gara. 
il Trofeo, istituito nel 2014, anno successivo alla prematura scomparsa di Barbara Morani, fu pensato come una Coppa Challenge ma nelle edizioni disputate dal 2014 al 2019 nessuno riuscì a vincerla per tre volte, quindi non è mai stato assegnato definitivamente. Poi 2 anni di stop (2020 e 2021) per pandemia e chiusura impianto e ora si riprende con un Trofeo che verrà consegnato ogni anno.  Per chi voglia approfondire la figura di Barbara Morani, la sua vita per la famiglia e per i cavalli, elementi cardinali della sua esistenza, indissolubilmente legati tra loro, può leggere la sua biografia , redatta dal marito, Mauro Benvenuti, che ringraziamo per aver messo a disposizioni di tutti noi questa testimonianza di grande valore umano.
Perchè il Trofeo Barbara Morani si disputa sulla C120 di Caccia? Era l’agosto del 2007, Barbara Morani è come ogni anno agli Altipiani di Arcinazzo con i suoi allievi. Amava questo posto, ci veniva ogni anno per fare lunghe galoppate, far lavorare i cavalli su terreno vario e saltare in campagna. La considerava una importante esperienza, sia tecnica, perché lontano dalla routine quotidiana del lavoro in maneggio, ma anche di vita, perché si faceva vita in comune di campeggio, tutti insieme, a fianco ai cavalli 24 ore su 24, occasione unica per cementare lo spirito di gruppo e coltivare al meglio l’amore per i cavalli immersi nella natura. Il periodo del campeggio estivo era sempre nella prima metà di agosto e si concludeva con la partecipazione al tradizionale concorso ippico d’estate ad Arcinazzo prima di Ferragosto.
Anche come amazzone, dedita soprattutto ai concorsi, a Barbara piaceva saltare in cross e amava i purosangue. Quell’anno si iscrisse quindi, per la prima volta, ad una particolare categoria, la C120 derby “di caccia”. Questa categoria, non facile ma molto spettacolare, dove il binomio eclettico e completo è in grado di esprimersi al meglio, viene raramente messa in programma nei concorsi ippici, probabilmente per mancanza di impianti che la possono degnamente ospitare, ma ad Arcinazzo è una “classica”.
Barbara parte per prima su un lotto di circa 20 partenti, dopo i primi salti il percorso si snoda fuori dal campo ostacoli per affrontare alcuni salti di cross e quindi rientrare per la conclusione in campo ostacoli. Con il suo fido purosangue Craig Mellow (morto lo scorso dicembre all’età di 28 anni) affronta il tratto in campagna con un’andatura sostenuta ma all’ordine, fa registrare un ottimo tempo e fa percorso netto. I concorrenti partiti dopo di lei cercano di battere il suo tempo galoppando più veloci o facendo girateimpossibili ma fatalmente commettendo qualche errore che nella categoria di caccia significano penalità sul tempo, e così alla fine Barbara rimane prima e vince la categoria.
Barbara fu molto felice di quella vittoria tanto che spesso amava ricordarla con gli amici e con i suoi allievi con orgoglio e soddisfazione. Fu così che dopo la sua scomparsa il 20 dicembre 2013 si decise, con gli organizzatori del concorso e il Comitato Regionale, di istituire un trofeo in sua memoria da consegnare al vincitore proprio della categoria C120 di caccia del concorso estivo di Arcinazzo.
 
Nella foto: Barbara Morani con Craig Mellow
Ringraziamo Mauro Benvenuti per le note biografiche e il materiale fotografico.

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