L'edizione 2021 della Coppa delle Regioni di Concorso Completo di Equitazione, disputata presso l'Ippodromo Militare dei Lancieri di Montebello, dal 15 al 17 ottobre, con sette squadre in rappresentanza di altrettante Regioni, va al Veneto, secondo posto per la Lombardia. La squadra del Lazio, formata interamente da allieve junior, si è presentata ai nastri di partenza con Aurora Bartocci su Cavamiro (Cat1), per il Dragoncello (Istr. Pietro Roman); Viola Santini con Ellebororo del Colle San Marco (Cat. 1) per la Scuderia Vincenti (Istr. Elisa Vincenti); Giulia Mannoni su Douglas (Cat. 1*) per MCR ASD (Istr. Andrea Cincinnati) e Silvia Serafini su Geum (Cat.2) per il Pony Club Asso (Istr. Roberta Gentile).
Al termine della prova di dressage, Lazio terzo a quota 97,08 p.n. dietro al Veneto con 93,00 e alla Lombardia con 91,50. La prova di cross sul rinnovato percorso di campagna costruito da Massimo Ramires, vede i nostri binomi tagliare il traguardo netti agli ostacoli; solo una piccola infrazione sul tempo da parte di Aurora Bartocci con Cavamiro comportano un aggravio di 2,4 p.n.
Nella terza giornata, dedicata al salto ostacoli, sui grafici disegnati da Stefano Falzini, percorsi netti per Santini, Serafini e Bartocci, per Giulia Mannoni su Douglas, 4 penalità.
Verdetto finale: il Lazio in terza posizione, mantenuta fin dall'inizio grazie ad una condotta di gara regolare e continua.
Argenta Campello, Referente del settore Completo FISE Lazio e Capo Equipe della squadra ha coordinato i ragazzi in queste intense giornate di gara, fornendo tutta l'assistenza necessaria, coadiuvata da Alessandra Zizzi.
Seguono, nella classifica a squadre, alle spalle del Lazio: Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Toscana.
Nella classifica individuale, Giulia Mannoni è al 4° posto, Federica Vincenti con Bad Boy Z per la Scuderia Vincenti (Istr. Elisa Vincenti), si piazza al 6°; Silvia Serafini al 16°; Viola Santini al 18°, Aurora Bartocci al 19° e Lucrezia Costa su Demos King per il CI del Vivaro (Istr. Nicoletta Romagnoli) al 27°.
Foto di Bruno De Lorenzo